Lo Sport per l’Inclusione
Per “SPORT” s’intende “qualsiasi forma di attività fisica che,
attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per
obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione
fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali e/o
l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”
(Carta Europea dello Sport, 1992).
La pratica sportiva, per il ruolo che svolge sul benessere non
solo fisico, svolge un ruolo sociale fondamentale, in quanto
rappresenta uno strumento di educazione e uno
straordinario catalizzatore di valori universali positivi,
rappresentando un veicolo di inclusione, partecipazione e
aggregazione sociale. Lo sport svolge quindi un ruolo
fondamentale rispetto allo sviluppo della società civile,
rappresenta uno strumento privilegiato per superare disagi
personali favorendo la comunicazione interpersonale, la
socialità, l’autonomia, e incrementando la propria autostima.
Lo sport quindi non deve essere considerato solo dal
punto di vista agonistico costituendo un pregiudizio che
lo riserva solo a pochi professionisti ma rappresenta una
diversa cultura del movimento e dell’attività fisica,
inclusivo rispetto alle differenti caratteristiche
individuali delle persone con disabilità, anziani, uomini,
donne, ragazzi, bambini. Ripensare l’attività sportiva in
questa prospettiva significa recuperarne e potenziarne le
finalità di tipo formativo ed educativo facendone
emergere anche gli aspetti sociali e culturali.